
Lo smaltimento dei rifiuti rappresenta un notevole onere ambientale per le comunità e gli ecosistemi.
Carta, cibo, vetro, metalli e plastica, sono rifiuti potenzialmente riciclabili e costituiscono circa il 69% del totale dei rifiuti solidi urbani. Deviando, in fase di esercizio dell’immobile, tali rifiuti dalle discariche, i proprietari di edifici non solo potranno ridurre i costi di trasporto ma contribuiranno anche a convertire i materiali riciclabili in nuovi prodotti, riducendo la domanda di materiali vergini.
Come saprai, LEED®, acronimo di Leadership in Energy and Enviromental Design, è un sistema di certificazione volontaria, atto a promuovere la sostenibilità degli edifici.
Tale protocollo non è tuttavia incentrato unicamente sull’edificio in sé ma estende la propria analisi anche promuovendo misure atte a ridurne l’impatto e a salvaguardane la qualità dell’aria interna durante la fase di esercizio.
Uno degli aspetti più rilevanti che sarai tenuto a rispettare è quello di prevedere un piano di gestione dei rifiuti anche in fase di esercizio dell’edificio.
Lo smaltimento dei rifiuti rappresenta un notevole onere ambientale per le comunità e gli ecosistemi. Carta, cibo, vetro, metalli e plastica, sono rifiuti potenzialmente riciclabili e costituiscono circa il 69% del totale dei rifiuti solidi urbani. Deviando tali rifiuti dalle discariche, i proprietari di edifici non solo potranno ridurre i costi di trasporto ma contribuiranno anche a convertire i materiali riciclabili in nuovi prodotti, riducendo la domanda di materiali vergini.
A tale fine sarà dunque necessario predisporre, all’interno del tuo edifico, aree dedicate, accessibili ai trasportatori di rifiuti e agli occupanti degli edifici, per la raccolta e lo stoccaggio di materiali riciclabili per l’intero edificio. Un’adeguata progettazione anche degli spazi destinati alla raccolta e gestione dei rifiuti si rivelerà di fondamentale importanza, poiché un fattore che comunemente ostacola gli sforzi di riciclaggio all’interno degli edifici è la mancanza di spazi fisici confacenti a tali attività. Incorporare l’infrastruttura di riciclaggio nelle prime fasi di progetto incoraggia il riciclaggio nella fase di esercizio della struttura.
Considera che le attività raccolta e di stoccaggio dei rifiuti possono essere condotte anche in luoghi separati.
Nel caso di un edificio la cui destinazione d’uso principale sia retail, potrà rendersi necessario condurre uno studio relativo ai principali flussi di rifiuti così da identificare le più consistenti tipologie di rifiuti prodotti, in termini di peso o volume. In base allo studio sui flussi di rifiuti, sarà necessario elencare i primi quattro flussi di rifiuti per i quali sarà fornito un dedicato spazio per la raccolta e lo stoccaggio.
Nel caso in cui non sia possibile fare una previsione attendibile in merito ai flussi di rifiuti, e consigliabile basarsi su dati relativi a progetti simili a quello in questione.
E’ opportuno tenere in considerazione anche il fatto che il volume crescente di rifiuti elettronici (e-waste) – computer, fotocamere, stampanti, tastiere contribuisce a creare una sempre crescente preoccupazione dal punto di vista ambientale. Pertanto, identificare aree di stoccaggio, strutture di riciclaggio e trasportatori che possono processare i rifiuti elettronici è oltremodo importante.
Tieni infine presente che la procedura necessaria allo smaltimento di batterie, lampade fluorescenti e altri rifiuti elettronici è più pericolosa rispetto a quella richiesta per lo smaltimento di carta-cartone, vetro, plastica e metalli.
Per ragioni di sicurezza, al fine di prevenire situazioni di scarsa attenzione nella manipolazione e deviazione di questi materiali, il protocollo LEED® richiede, come prerequisito pet l’ottenimento della certificazione, che venga implementata un’infrastruttura per la gestione di almeno due flussi di rifiuti pericolosi.