Logo-GreeningLab_Tracc_2021
divisione di Planex Srl

Low Emitting Materials: Pitture e Rivestimenti

La guida approfondisce come una pittura o un rivestimento, con contenuto ed emissioni di VOC molto bassi, possa contribuire alla sostenibilità dell’edificio.

Qui troverai quelli che sono i principali requisiti che pitture e rivestimenti devono avere per risultare conformi al credito “EQ Low Emitting Materials” del protocollo LEED®.

Esistono diversi schemi di prova che garantiscono la conformità a quanto richiesto da LEED® sia per emissioni che per contenuto di VOC come ad esempio il GEV Emicode EC1 plus o il certificato Indoor Air comfort Gold, per citarne solo alcuni tra i più famosi.

Come saprai, LEED®, acronimo di Leadership in Energy and Enviromental Design, è un sistema di certificazione volontaria, atto a promuovere la sostenibilità degli edifici.

Prima di addentrarsi nel dettaglio della certificazione è bene essere a conoscenza del fatto che la realizzazione di un edificio conforme allo standard  LEED® prevede che i materiali impiegati rispettino determinate caratteristiche di sostenibilità come ad esempio il fatto di essere composti da materie prime con alto contenuto di riciclato, non contenere sostanze pericolose, possedere una dichiarazione ambientale di prodotto e non contenere o emettere componenti organici volatili.

Qui di seguito approfondiremo come un materiale, con contenuto ed emissioni di VOC molto bassi, possa contribuire alla sostenibilità dell’edificio.
Qui troverai quelli che sono i principali requisiti che pitture e rivestimenti devono avere per risultare conformi al credito “EQ Low Emitting Materials” del protocoll LEED®.

In quest’ambito si fa riferimento in primo luogo al quantitativo di VOC contenuto nei materiali, calcolato attraverso una prova gravimetrica, e successivamente alle emissioni di VOC in atmosfera che contribuiscono alla conformazione del materiale e che possono avere effetti nocivi sull’uomo e sulla qualità dell’aria interna sia in fase di costruzione che in fase di esercizio dell’edificio.

Come detto, le componenti alle quali il protocollo LEED® richiede di prestare maggiore attenzione sono i componenti organici volatili VOC, formati da molecole di differente natura, ma tutte caratterizzate dalla volatilità, cioè dalla capacità di evaporare facilmente nell’aria a temperatura ambiente.

I VOC, contribuiscono all’insorgenza del fenomeno detto Sindrome da Edificio Malato, poiché concorrono all’inquinamento dell’aria interna.

È bene ancora una volta sottolineare che per la categoria pitture e rivestimenti, al fine di valutare la conformità del materiale, devono essere analizzati sia contenuto di VOC sia Emissioni di VOC che seppur riferiti agli stessi componenti richiedono prove di laboratorio di natura differente.

Per entrambe queste categorie, al fine di dimostrare la conformità al protocollo  LEED®, è necessario che il tuo prodotto sia stato testato presso un laboratorio accreditato, e quindi dotato di un report di prova che dia evidenza dei risultati. Una dichiarazione da parte del produttore non può considerarsi esaustiva. Tieni però presente che fine di redigere i suddetti report il materiale deve essere testato secondo specifiche prove di laboratorio, che richiedono tempistiche di realizzazione, a seconda del protocollo applicato, di svariate settimane.
Il nostro consiglio pertanto è quello di tenere in considerazione queste tempistiche, che potrebbero ripercuotersi negativamente, rallentando o ostacolando la selezione del materiale per il progetto.

Esistono diversi schemi di prova che garantiscono la conformità a quanto richiesto da  LEED® sia per emissioni che per contenuto di VOC come ad esempio il GEV Emicode EC1 plus o il certificato Indoor Air comfort gold, per citarne solo alcuni tra i più famosi.

Facciamo infine presente che per questa categoria la Direttiva Europea 2004/42/CE fissa dei limiti di contenuto di VOC per diversa destinazione d’uso del materiale che sono contemplati come limiti accettati anche dal protocollo  LEED®.