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Per gli edifici residenziali e la pubblica amministrazione

Vediamo nel dettaglio quali obiettivi sono previsti dagli interventi destinati agli edifici residenziali e alla pubblica amministrazione dal piano PNRR: 

M2-C3: Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici
Obiettivi generali (risorse 15,22 Mld €):

La componente M2-C1 intende raggiungere i seguenti obiettivi:

  • aumento dell’efficientamento energetico del parco immobiliare pubblico e privato;
  • stimolo agli interventi locali, promozione della resilienza sociale ed integrazione delle energie rinnovabili.
 
Interventi:
– Inv1.2: Efficientamento degli edifici giudiziari (411,7 Mln €)

La misura si pone l’obiettivo di intervenire su 48 edifici giudiziari entro la metà del 2026 efficientando 290.000 mq (con un risparmio pari a circa 2.500 tCO2 e 0,7 Ktep all’anno con conseguente riduzione delle emissioni di 2,4Kt CO2 l’anno).

L’intervento si focalizza sull’efficientamento e sulla manutenzione di beni esistenti.

– Inv2.1: Ecobonus e Sismabonus fino al 110% per l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici (13,81 Mld €)
La misura del Superbonus finanzia l’efficientamento energetico e sismico degli edifici residenziali, compresa l’edilizia residenziale pubblica.

La portata degli interventi ammissibili coperti dalla presente misura è piuttosto ampia e comprende, ad esempio, interventi trainanti, interventi trainati, isolamento termico di superfici opache, interventi sui sistemi di condizionamento dell’aria (caldaie a condensazione; pompe di calore; connessione a reti di teleriscaldamento efficienti in condizioni specifiche; energia solare termica; caldaie a biomassa in condizioni specifiche), sistemi fotovoltaici con relativi sistemi di stoccaggio o infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici. Agevolati anche interventi volti a ridurre il rischio sismico degli edifici.

Attuazione:

Il disegno di legge di bilancio 2022 introduce una proroga della misura del Superbonus 110%, con scadenze differenziate in base al soggetto beneficiario.

– Inv3.1: Sviluppo di sistemi di teleriscaldamento (200 Mln €)

Nell’ambito del mix tecnologico che dovrà garantire il conseguimento degli obiettivi ambientali del prossimo decennio nel settore del riscaldamento e raffrescamento, il teleriscaldamento gioca un ruolo fondamentale. Ciò in particolare per le sue capacità di integrare l’efficienza con l’uso delle fonti rinnovabili, nonché la delocalizzazione e la riduzione delle emissioni inquinanti in particolare nelle grandi aree urbane dove il problema è ancora più acuto.

L’investimento finanzia 20 progetti per lo sviluppo di nuove reti di teleriscaldamento o l’estensione a nuovi utenti di quelle già esistenti la costruzione di impianti/connessioni per il recupero di calore di scarto per 360 MW.

Viene data priorità allo sviluppo del teleriscaldamento efficiente, ovvero quello basato sulla distribuzione di calore generato da fonti rinnovabili, da calore di scarto o cogenerato in impianti ad alto rendimento. 

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